Fonte: RADIO MARCONI

Nazione: ITALIA

Fonte: RADIO MARCONI

estratto articolo ufficiale:

Giornalista

00:00:00 – 00:00:32

Parliamo di arte. C’è l’arte del passato, l’arte moderna, l’arte contemporanea. Ebbene sì, esiste anche l’arte del futuro. Lo chiediamo a questo artista che si chiama Cesare Catania, che sta esponendo proprio in questo periodo. È cominciata l’esposizione durante la Design Week salone del mobile di Milano settimana scorsa, ma prosegue presso la galleria San Babila a Milano, in via Visconti di Modrone 6, la mostra personale di Cesare Catania, che è con noi in questi minuti.

Benvenuto Cesare!

 

Cesare Catania

00:00:33 – 00:00:35

Ciao a tutti!

 

Giornalista

00:00:35 – 00:01:10

Pittore, scultore e anche artista del metaverso. Allora, siccome siamo un po’ boomer in questa trasmissione ti chiederò…. il metaverso, più o meno, ci stiamo arrivando a capire, perché ci siamo occupati in varie trasmissioni di questa nuova realtà che però ti chiederò poi più avanti di spiegarci come lavori in questa realtà parallela e che cosa sono in effetti di cui si comincia a parlare in questo ultimo periodo. Ma partiamo dalle cose un po’ più materiche. Cosa si trova esposto in questo momento nella galleria d’arte San Babila?

 

Cesare Catania

00:01:11 – 00:01:51

In questo momento un’esposizione in galleria San Babila c’ è una mia mostra personale con una trentina di opere. Ci sono quattordici opere nuove, appartenenti a una nuova collezione che si chiama appunto come la mostra, quindi “Feelings and Emotions”, più altre sedici opere appartenenti alle vecchie collezioni.

La nuova collezione è un po’ una sorta di radiografia di quelle che sono le sensazioni e le emozioni che un’artista prova durante la l’esecuzione delle proprie opere. Le quelle vecchie, invece, appartengono più a una mia corrente cubista.

 

Giornalista

00:01:52 – 00:02:00

Ecco, quali sono i temi su cui lavori e quali sono i materiali con cui ti piace lavorare, sia in scultura che in pittura?

 

Cesare Catania

00:02:01 – 00:02:49

Diciamo che in quest’ultimo periodo mi piace molto approcciarmi all’arte con una sorta di introspezione. Era già un percorso che avevo inizialmente seguito all’inizio della mia carriera professionista da artista. Poi lo avevo un po’ abbandonato per dare più attenzione, più spazio a quello che mi circondava, quindi alla realtà che era intorno a me. In quest’ultima collezione sono voluto ritornare sulla parte più introspettiva, appunto con questa nuova collezione. Per quanto riguarda i materiali, diciamo che l’ultima collezione viene realizzata in silicone acrilico, quindi è una collezione assolutamente materica e questo sia da un punto di vista pittorico che scultoreo.

 

Giornalista

00:02:49 – 00:02:53

Proviamo a raccontare qualcuna delle tue opere in mostra,

 

Cesare Catania

00:02:53 – 00:03:51

Magari ci soffermiamo su un’opera che si chiama la timidezza. “La timidezza” è un’opera che sostanzialmente descrive l’approccio di un’artista davanti alla tela bianca oppure alla massa informe di creta che deve ancora modellare. Quindi sostanzialmente descrive quello che è lo stato d’animo dell’artista che si sente realmente piccolo, quindi “timido” nei confronti della propria opera, perché ancora non l’ha realizzata. E’ ancora tutta potenziale. A livello di attuazione ancora non c’è niente. Quindi, secondo me è proprio così che dovrebbe essere l’approccio di un artista, un artista che si sente troppo self-confident davanti alla propria opera ancora non realizzata, temo che probabilmente è più pronto a realizzare un’opera di design che non un’opera d’arte…

 

Giornalista

00:03:51 – 00:04:16

io do anche il tuo sito internet per chi volesse entrare nel tuo universo:

www.cesarecatania.eu

 

Quello che stavi raccontando prima ha però delle attinenze anche con il mondo della scrittura: trovarsi davanti alla pagina bianca e magari una piena di appunti, che corrispondono magari ai disegni preparatori dell’artista o dagli schizzi preparatori. Però poi il quadro è ancora tutto da scrivere!

 

Cesare Catania

00:04:16 – 00:05:06

Esatto! Bravissimo! E’ proprio così! È esattamente come hai detto!

Quindi l’artista…. io parlo di artista, ma in realtà dovrei parlare di arte…. Non è detto che necessariamente stiamo parlando di arte pittorica o scultorea ma potrebbe essere anche nell’arte musicale. Potrebbe essere appunto l’arte della scrittura. Quindi è esattamente quello che hai appena descritto tu: lo scrittore, quando si trova davanti a un libro bianco, ha scritto magari solo qualche appunto o qualche bozza preparatoria. Però è esattamente lo stesso sentimento, la stessa sensazione che prova appunto uno scrittore. E così l’artista quando si trova davanti a un’opera ancora non realizzata. Beh, mi sembra anche normale che abbia questa sensazione di timidezza… Quindi con quest’opera ho voluto un po’ omaggiare questo questo sentimento.

 

Giornalista

00:05:07 – 00:06:01

Cesare, ti chiedo di restare con noi. Intanto ricordo che tra poco ci condurrai nella tua arte presente nel metaverso. Stiamo parlando di arte contemporanea e forse anche arte del futuro. Se non è già arte del presente…. intanto potete andare a vedere qualcosa di più tangibile. È nella galleria D’arte San Babila a Milano, via Visconti di Modrone 6i, dove è esposta la personale di Cesare Catania, pittore e scultore. E Cesare Catania è presente in questi giorni anche nel metaverso. Tra L’altro c’è stato un incontro al Lac di Lugano nei giorni scorsi il MetaForum.

Siamo con l’artista Cesare Catania; in questo universo parallelo, che è il metaverso, c’è spazio anche per l’arte.

 

Cesare Catania

00:06:02 – 00:06:59

Ma si, diciamo che oggi il Metaverso viene ancora considerato un universo parallelo. Come hai detto tu, io ritengo che in realtà sia un qualcosa di molto più vicino a noi di quello che ci aspettiamo, se non altro perché ci dà la possibilità di sognare ad occhi aperti, quindi di vivere nella realtà che ci circonda in maniera aumentata. Quindi da questo punto di vista sicuramente il metaverso può essere una sorta di acceleratore delle nostre emozioni. E l’arte in questo senso è sicuramente il soggetto principe, l’oggetto cardine che ruota attorno al metaverso, ma soprattutto che lo popola; perché un metaverso senza alcun contenuto, beh… è per definizione di poco interesse. Insomma, l’arte in questo senso, soprattutto l’arte digitale sta diventando il principale oggetto di riempimento di tutti metaversi!

 

Giornalista

00:07:00 – 00:07:02

E che cosa sono gli NFT?

 

Cesare Catania

00:07:03 – 00:08:00

A livello terminologico vengono definiti NFT I Non Fungible Token, vale a dire I token non fungibili, che vengono sostanzialmente registrati, tracciati sotto Blockchain per garantirne l’unicità della proprietà. Oggi con il termine NFT vengono identificati due tipologie di oggetti chiamati collectibles e quelli di Cryptoarte. Talvolta oggi le persone danno una accezione, una connotazione negativa agli NFT. In effetti, da un punto di vista artistico, le persone hanno in mente quegli NFT, quelle immagini che tutto sommato possono essere diventati anche famosi ma che non hanno un contenuto artistico importante.

 

 

Giornalista

00:08:13 – 00:08:28

…penso di aver capito. E’ uno scenario che si apre adesso e immagino che poi nei prossimi mesi tornerò a parlarne sempre piu’ spesso di questo e di qualcosa che ha a che fare anche con le criptovalute.

 

Cesare Catania

00:08:28 – 00:09:24

Ma… allora… in realtà l’unico collegamento che c’è tra la Cryptoarte e la criptovaluta è la blockchain sottostante che ne certifica, ne garantisce i passaggi di proprietà ed eventualmente l’unicità. E’ tutto sommato questo, perché poi in effetti ormai si iniziano a vedere compravendite di NFT anche in valuta corrente. Quindi tutto sommato è un collegamento, ripeto, che forse ha più a che fa con col mondo di appartenenza. Però in realtà poi di fatto questo collegamento io non lo vedo tantissimo, è un collegamento se vogliamo ormai un po’ labile. Sicuramente invece vedo molto di più un collegamento tra la Cryptoarte e l’arte tradizionale. Non sono tantissimi però gli artisti tradizionali che ci siamo rivolti anche al mondo digitale e che lo abbiamo fatto in maniera personale, non delegando ad altri la produzione della parte artistica. In quel caso lì sicuramente il legame fortissimo. Tu considera che quando si realizza un’opera digitale, molto spesso le persone pensano che sia una replica dell’opera d’arte tradizionale, ma in realtà non è così. Quando si va a sviluppare un’opera d’arte digitale, si va a creare una vera e propria opera d’arte ex nuovo, magari partendo dalle stesse ispirazioni che si erano avute quando si era realizzata l’opera tradizionale. Però in realtà le due sono opere completamente diverse.

 

Giornalista

00:09:53 – 00:09:57

E poi con questi effetti si certifica che quella sia unica e irripetibile….

 

Cesare Catania

00:09:58 – 00:10:13

Sì, diciamo di sì, a meno che il proprietario, il diciamo il l’artista, non decida per sua volontà di realizzare un’opera su più copie; un po’ come se facesse una tiratura limitata da cento pezzi.

 

Giornalista

00:10:13 – 00:10:19

avere copie da artista, firmate e certificate

 

Cesare Catania

00:10:20 – 00:10:51

Assolutamente si!.

Diciamo che oggi l’unico limite vero sono i riproduttori. Cioè la tecnologia oggi è al limite per quanto riguarda la parte digitale, nel senso che probabilmente tra un paio d’anni vedremo dei dispositivi che saranno in grado di esprimere al 100% quelle che sono le potenzialità dell’arte digitale. Oggi al massimo probabilmente si trova qualche ventola olografica, magari qualche visore, qualche schermo….

 

Giornalista

00:10:51 – 00:11:19

Visitate il suo sito internet per conoscerlo più da vicino per vedere anche poi dove esporrà in futuro. www.cesarecatania.eu

Grazie ancora Cesare Catania,

 

Cesare Catania

00:11:19 – 00:11:21

Grazie a tutti!