VideoartE
"L'
Imma-ginazione
di Un
Bambino"
Titolo: “L’immaginazione di un Bambino”
- Anno di Produzione: 2024
- Categoria: Cortometraggio Artistico e Documentaristico
- Durata: 15 minuti
Regia e Sceneggiatura: Cesare Catania
Cast:
- Protagonista: Christine Fernando
- Co-Protagonista: Cesare Catania
- Yenul Fernando: Fratello
- Amith Fernando: Papà
- Peshala Madhumali Naththandige: Mamma
- Leonardo Minciotti: Operaio
- Roberto Fugazzaro: Operaio
La Produzione
- Production Manager: Anastasiya Vrublevskaya
- Direttori della Fotografia: Cesare Catania e Lorenzo Massa
- Direttore Artistico: Cesare Catania
- Video Editing: Stefano Bosatelli
Dettagli Tecnici
- Supporto: Digitale
- Tecnica: Bianco e Nero e Finale a Colori
- Camera di Registrazione: RED Camera
“… concepire un film come un’opera d’arte significa creare una serie di scene lasciandosi trasportare dalle emozioni. I filtri del linguaggio convenzionale lasciano spazio ad un mezzo di comunicazione più diretto, che entra nei cuori delle persone in maniera totale. E più questo modo ci creare è armonico, e più questo mezzo di comunicazione diventa democratico… “
(Cesare Catania)
L’Opera nel dettaglio: La Sinossi
Descrizione dell’Opera “L'Immagina- zione di Un Bambino"
Il film, prevalentemente in bianco e nero, completamente privo di dialoghi e intervallato da momenti di riflessione per lo spettatore davanti ai pensieri scritti del “narratore”, analizza l’evoluzione psicologica di un artista che sviluppa idee e credenze legate al mondo della arte. La storia del film, concepito dall’artista e regista come una “opera d’arte democratica”, si svolge nel presente attuale, in particolare nelle città di Milano e Venezia (quest’ultima in particolare città chiave del film).
Racconta di due vite, quella di uno scultore italiano e quella di una bambina, originaria dello Sri Lanka, che vive con la sua famiglia in Italia. Entrambe le vite dei due protagonisti sono in qualche modo legate da una sfrenata passione artistica, e tutto il film ruota attorno alla progettazione di una scultura (quella realmente creata dall’artista italiano e intitolata “L’Abbraccio” F Version, scultura fisica esposta contemporaneamente alla produzione del film alla 60esima edizione della Biennale di Venezia). Questo disegno è l’elemento principale della storia raccontata, quello che permette alle vite dei due protagonisti, pur partendo da punti così distanti, di intrecciarsi alla fine in un “incontro dirompente tra due opposti”.
Alla fine del corto, infatti, si scopre che in realtà l’intero film non era altro che il sogno dell’artista e che i due protagonisti altri non erano che la stessa persona. L’artista italiano si identifica quindi con la ragazza nera. L’artista caucasico e la ragazza nera sono la stessa persona nel film. Questa scelta è singolare, legata principalmente per il regista al superamento di ogni barriera culturale, in un contesto artistico del 2024 sotto il tema “Stranieri ovunque”, titolo della Biennale d’Arte di Venezia dove la scultura “L’Abbraccio”, protagonista del cortometraggio , è esposto per tutto il 2024 come opera d’arte ufficiale del padiglione nazionale. Inoltre, l’obiettivo principale del film è quello di descrivere la psicologia di un artista attraverso un sogno, un sogno in cui la stessa persona si rende conto che deve guardare il mondo da due punti di vista diversi: da adulto con gli occhi della maturità e da bambino con gli occhi della fantasia. Il vero artista, secondo il film, è colui che guarda il mondo che lo circonda con gli occhi di un adulto e con la fantasia di un bambino; in pratica… “un operaio delle emozioni”.
GUIDA ALLA VISIONE
I Concetti Chiave Del Documentario (parte 1)
La “Rotondità del Sentimento”
E’ questo uno dei concetti chiave che guida l’artista nel suo pensiero e nella sua filosofia. L’artista infatti elabora spesso le proprie emozioni opere d’arte compiute quando le sue ispirazioni diventano “rotonde”. Così piace definire a Cesare Catania una emozione equilibrata da qualunque angolazione la si guardi, che si lascia osservare da tutte le prospettive con la stessa intensità e con lo stesso equilibrio.
Un “Angolo di Cuore”
E’ qui che per Cesare Catania succede tutto… “Non è una questione di testa… è una questione di passioni”. Una ispirazione, acerba e immatura, prende forma in maniera organica quando l’artista si accorge che sentimentalmente la sta provando in maniera piena sia da un punto di vista celebrale che viscerale. Ma è il cuore che la comanda. L’intelletto ne definisce i contorni, la sostanza viene concepita lì… “in quell’angolo di cuore”. E quando l’artista si rende conto in maniera cosciente di questo percorso emozionale, allora inizia a creare in maniera matura, osservando così il mondo che lo circonda proiettato contemporaneamente verso il futuro con i propri desideri e verso il passato con il proprio background culturale. Inizia in questa parte del cortometraggio a farsi viva l’idea di asincronia temporale che caratterizzerà tutta l’opera di video arte creata dall’artista italiano.
L’Incertezza del Processo Creativo
Argomento già ampiamente trattato dall’aritista nella realizzazione della propria collezione denominata “Feeling and Emotions” (2022), Cesare Catania affida ancora una volta alla “Timidezza” che prova l’artista davanti ad un’opera d’arte incompiuta la forza del processo creativo. Senza la presenza di incertezza infatti, secondo Catania, non si può parlare di creazione artistica in senso stretto.
GUIDA ALLA VISIONE
I Concetti Chiave Del Documentario (parte 2)
L’Armonia degli Opposti
L’autore si riferisce in questo caso alla presa di coscienza da parte dell’artista del fatto che lui stesso è sia un bambino che un adulto. Due opposti che, se imparano a convivere, conferiscono alla produzione artistica una maturità e una freschezza degna di nota.
I Primi Occhi dell’Artista
Sono questi gli occhi con cui un vero artista deve osservare il mondo secondo Cesare Catania, quelli appunto di un bambino (“i primi occhi”). La fantasia di un bambino conferisce al punto di osservazione una immediatezza dei sentimenti che difficilmente una mente cosciente e vissuta riesce a percepire. Quando l’adulto comprende questa verità, smette di nascondersi dietro gli schemi sociali e inizia a osservare secondo natura …
Un Operaio delle Emozioni
… quando poi l’artista capisce che la sua missione è quella di plasmare le proprie emozioni e quelle degli altri grazie alla propria arte, insieme a tutto quanto espresso finora, ha capito esattamente quale sia il suo ruolo all’interno del mondo che lo circonda. Trova così il proprio equilibrio e la propria maturità.
collegamenti artistici e risvolti sociali
Il Corto Artistico e il Progetto dell'Abbraccio
Il Documentario in questione ruota attorno alla scultura fisica intitolata “L’Abbraccio” F Version e rientra tra quelle facenti parte del Progetto dell’Abbraccio, un progetto artistico di matrice socio-culturale, ideato e sviluppato dallo stesso Cesare Catania e che ha come obiettivo principale quello di sostenere l’arte, la cultura, la medicina e tutte le scienze in generale attraverso il mezzo di comunicazione più incisivo: l’arte contemporanea.
L’arte diventa quindi il mezzo con cui fare del bene, in modo etico, e attraverso il quale veicolare un messaggio semplice ma forte: “Torniamo ad abbracciarci ancora”.
Il Progetto dell’Abbraccio e tutte le sue declinazioni artistiche e sociali hanno permesso a Cesare Catania di essere nominato unico Ambasciatore Mondiale dell’International Hugging Day per il 2023.
Il Background Culturale
La scultura fisica intitolata “L’Abbraccio” F Version che ispira all’artista la produzione e la regia del Film intitolato “L’Immaginazione di Un Bambino” deriva dal celeberrimo dipinto Olio su tela, raffigurante in senso stretto l’abbraccio tra un uomo e una donna e in senso lato l’abbraccio tra due persone di colori differenti.
evoluzione culturale del concetto di arte democratica
Dall'Arte al Movimento Artistico
Il cortometraggio artistico “L’Immaginazione di Un Bambino” viene concepito dall’artista e Direttore del Film a seguito del progetto presentato alla 60esima edizione della Biennale di Venezia e in concomitanza con il Primo Manifesto di Arte Democratica della Storia. Qui di seguito l’evoluzione della sua poetica artistica in relazione alla scrittura di un Manifesto Artistico.
Il percorso che porta l’artista italiano a concepire il Manifesto di Arte Democratica parte nel 2015, quando realizza “ReArt“, la sua prima opera d’arte creata a partire dai rifiuti urbani. In questa occasione Catania capisce l’importanza che l’arte può avere nel favorire la sostenibilità.
Nel 2015 e nel 2016, Cesare Catania realizza le due prime versioni de “L’Abbraccio”, celeberrime opere pittoriche che daranno l’inizio ad una vera e propria collezione, nonchè al “Progetto dell’Abbraccio“, progetto artistico e socio-culturale che valorizza la vicinanza tra le persone. L’arte in questo caso passa da fine ultimo cui tende l’artista a mezzo per fare del bene in maniera etica.
Il percorso che porta l’artista italiano a concepire il Manifesto di Arte Democratica continua poi nel 2017, quando realizza la prima opera d’arte per persone affette da Sindrome di Dalton (“La Bocca dell’Etna E Version“). In quell’occasione capisce che l’arte può essere il mezzo attraverso cui superare le barriere culturali e rappresentare le minoranze.
Dopo il 2020, con l’avvento degli NFT, Catania capisce subito la differenza tra il possesso universale di un’opera d’arte e la proprietà unica. Pioniere dell’arte digitale nel web3, l’artista italiano coltiva il suo percorso artistico sia nel mondo tradizionale che in quello digitale, per poi fonderli in un unico mondo phygital ad alto impatto sociale e democratico con il progetto per la Biennale di Venezia 2024.
E’ questo il background culturale e artistico che porta Cesare Catania a scrivere il primo Manifesto di Arte Democratica.
Approfondimento culturale
Gli "Abbracci" più importanti
Prima Dipinto....
“due persone che si abbracciano trasmettono sempre lo stesso messaggio: affetto, attaccamento, vicinanza, e lo fanno in ogni cultura e in ogni società”
(Cesare Catania)
... poi Scultura
“L’Abbraccio: una scultura senza tempo“. Così la definisce la stampa e la critica, una scultura che denota una chiara impronta geometrica e contemporanea ma che allo stesso tempo trasmette un messaggio universale, valido oggi e che rimarrà valido per sempre.
“Un abbraccio vale più di 1000 parole… non
ci sono abbracci freddi o caldi, non ci sono abbracci veri o falsi, non ci sono abbracci di
guerra o di pace…. L’abbraccio é universale. Quando due persone si abbracciano,
all’interno di qualunque cultura lo facciano, vogliono esprimere solo una cosa: amore.
Indipendentemente dalla loro età, dal colore della loro pelle e dalle loro diversità culturali.”
(Cesare Catania)
Ambasciatore Unico Mondiale 2023 per la Giornata Internazionale dell'Abbraccio
Cesare Catania – nominato per il 2023 unico Ambasciatore al mondo della Giornata
Internazionale dell’Abbraccio (celebrata il 21 gennaio a partire dal 1986, anno della sua
creazione) – è convinto che l’arte possa essere il mezzo attraverso cui fare del bene. Non più quindi l’arte come il fine ultimo cui tende l’artista bensì il mezzo per un progetto che fa da collante sociale, abbattendo le barriere della discriminazione in genere.
L'Arte come Mezzo per fare del Bene in maniera Etica
“Il Progetto dell’Abbraccio è un progetto artistico a matrice socio – culturale che tende a fare del bene attraverso l’arte. Quindi l’arte non è più il fine ultimo cui tende l’operato di un artista, bensì è un mezzo cui viene raggiunto un fine ultimo superiore, che è appunto fare del bene in marniera etica”
(Cesare Catania – estratto intervista Rai)
approfondimento culturale
In che modo il progetto per la Biennale di Venezia influisce sul corto artistico?
Il cortometraggio artistico “L’Immaginazione di Un Bambino” viene concepito dall’artista e Direttore del Film a seguito del progetto presentato alla 60esima edizione della Biennale di Venezia e in concomitanza con il Primo Manifesto di Arte Democratica della Storia.
Il progetto presentato alla 60esima edizione della Biennale di Venezia si inserisce in un contesto più ampio di arte concepita per Cesare Catania come veicolo di democrazia. L’uomo non solo si avvicina al concetto di uguaglianza sostenuto dall’opera “L’Abbraccio” ma lo fa giocando con l’opera stessa. Grazie ad un software di configurazione infatti, ognuno di noi può scolpire il proprio abbraccio in versione digitale
L’idea di “giocare” con l’arte rende la stessa più vicina a chi la osserva e si esprime per Cesare Catania grazie all’aiuto della Realtà Aumentata. Questa infatti trasforma la scultura fisica in scultura Phygital e permette ad ognuno di noi di entrare in contatto con la scultura in un modo del tutto nuovo.
“Vivere un’opera d’arte in Realtà Aumentata consente all’artista di fondere insieme arte contemporanea statica e arte cinetica, dove quest’ultima non necessita più di tutte le limitazioni date dal mondo fisico. L’arte cinetica in questo modo non è più il punto di arrivo della produzione artistica ma diventa il punto di partenza su cui fondare un progetto che prima di tutto vuole essere emozionale…”
(Cesare Catania)
Il cortometraggio artistico “L’immaginazione di Un Bambino” enfatizza quindi i concetti di uguaglianza e di democrazia tanto amati dall’artista, in un opera che lo vede identificarsi con la fantasia e l’immaginazione di una bambina di colore. Il tutto in un contesto fortemente collegato all’arte e alla città di Venezia.
Il Progetto della Biennale di Venezia nel Dettaglio
“L’arte contemporanea deve essere non solo finalizzata al mero appagamento estetico ma deve anche essere un mezzo per comunicare, per avvicinare le persone. Giocare con l’arte rende il processo di avvicinamento all’arte più naturale. L’arte digitale e l’arte cinetica aumentano la percezione della realtà e diventano quindi il modo più naturale per vivere l’arte anzicchè subirla passivamente.”
(Cesare Catania)
Rassegna Stampa sull'Opera "L'Abbraccio" alla Biennale di Venezia
Qui sotto alcuni degli articoli e delle rassegne media più importanti sulla presenza di Cesare Catania alla 60esima edizione della Biennale di Venezia. Opinioni, interviste e approfondimenti.
Rainews24 - 17 aprile 2024
Arte Democratica, Biennale di Venezia, Intelligenza Artificiale, e molto altro nell’intervista di Cesare Catania a Rainews24 del 17 aprile 2024
RaiNews.it - Luglio 2024
“Cosa significa esattamente Arte Phygital?”
RTL102.5
Arte Democratica, Biennale di Venezia, Intelligenza Artificiale, e molto altro nell’intervista di Cesare Catania a RTL 102,5 del 17 aprile 2024
Rainews24 - 20 aprile 2024
Arte Democratica, Biennale di Venezia, Intelligenza Artificiale approfondimento sul software di scultura digitale messo a punto da Cesare Catania anche grazie all’intelligenza artificiale. Intervista andata per la prima volta in onda il 20 aprile 2024
Approfondimento Stampa
Rassegna Stampa sul Progetto dell'
Abbraccio
L'arte contro le Discriminazioni
“… le discriminazioni offuscano. Sono preconcetti, spesso sbagliati, con cui un essere umano ha un preconcetto in riferimento un altro essere umano o ad un’idea…” (Cesare Catania – estratto intervista Rai)
Il Progetto dell'Abbraccio in Times Square
L'Arte come mezzo di Democrazia
“… L’arte è il mezzo attraverso cui l’artista diffonde un messaggio di uguaglianza…” (Cesare Catania – estratto intervista Rai)
... e adesso
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