APPROFONDIMENTO CULTURALE
ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE
TRASCRIZIONE DELL'ARTICOLO
"Cesare Catania racconta le sue geometrie scultoree”
Le due sculture monumentali Il Cuore della Terra – Phy Version di Cesare Catania, sono arrivate in Toscana, diffuse tra il Parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta e il lungomare di Porto Azzurro sull’Isola d’Elba. Inaugurate quasi in simultanea, le due installazioni gemelle rimarranno in esposizione fino al 30 agosto 2025, offrendo a visitatori, residenti e turisti un’esperienza estetica e concettuale nuova, dove la materia si fonde con il digitale e l’arte si fa davvero “diffusa” e partecipata. È la visione di Cesare Catania che prende corpo: un’arte monumentale e accessibile, che invita a riflettere, a interagire, a “giocare con l’arte”. Una visione che l’artista, nato nel ’79 a Milano e che nel ’98 si iscrive alla facoltà di ingegneria dove perfeziona gli studi di prospettiva e assonometria e dove impara a osservare i problemi e la realtà che lo circondano scomponendo tutte le figure in semplici poligoni tridimensionali, ci ha raccontato in questa intervista.
Che significato ha per lei il titolo “Il Cuore della Terra – Phy Version” e in che modo le due sculture interpretano questa visione nei rispettivi contesti di Marina di Pietrasanta e Porto Azzurro?
Il titolo “Il Cuore della Terra – Phy Version” è nato da una riflessione profonda sul legame tra l’essere umano e il pianeta che abitiamo. “Il Cuore della Terra” non è solo un riferimento fisico o geologico, ma una metafora del centro emotivo e simbolico del nostro rapporto con la materia, la natura e le origini. È il nucleo di energia e consapevolezza da cui tutto parte e a cui tutto torna. Con la dicitura “Phy Version”, invece, intendo sottolineare l’aspetto fisico e tangibile dell’opera, in contrapposizione alla sua controparte digitale (Digy Version), che invece esiste in una dimensione immateriale, aumentata e in parte criptata. Il suffisso Phy parla di materia, di acciaio, di peso, di gravità… ma anche di presenza reale nello spazio pubblico. Le due installazioni, collocate rispettivamente a Marina di Pietrasanta e Porto Azzurro, interpretano in modo complementare questa visione. Sono due opere gemelle ma non identiche, e proprio questa differenza nella somiglianza è ciò che mi interessava sottolineare. L’una dialoga con un parco culturale, la Versiliana, radicato nella tradizione della poesia e dell’incontro intellettuale. L’altra si affaccia sul mare dell’Isola d’Elba, dove la natura è protagonista assoluta. In Versilia, la scultura sembra emergere dal verde come un frammento di pensiero geometrico; a Porto Azzurro, invece, sembra quasi che stia per essere assorbita dal paesaggio marino, con le sue sfere e piramidi che si riflettono nel movimento del vento e dell’acqua. Entrambe condividono un messaggio universale: la geometria non è rigida, è umana; la materia non è inerte, è sensibile. E attraverso questo linguaggio formale e simbolico, ho voluto raccontare una visione contemporanea del nostro pianeta, dove arte, tecnologia e pensiero ecologico si fondono. La “versione fisica” è solo un primo livello di lettura: sotto la superficie lucida dell’acciaio si muove un cuore digitale, pronto a dialogare con il futuro.
Come nasce l’idea di un’opera “phygital” e in che modo la tecnologia NFT arricchisce l’esperienza estetica del pubblico?
L’idea di un’opera phygital nasce dal desiderio di superare i limiti fisici dell’arte contemporanea e di creare un ponte autentico tra ciò che è materiale e ciò che è digitale. Non mi interessa usare la tecnologia come semplice ornamento o effetto speciale, ma come strato espressivo aggiuntivo, capace di espandere il messaggio dell’opera oltre la sua presenza nello spazio. Quando parlo di phygital, intendo una scultura che vive simultaneamente in due mondi: quello reale, fatto di acciaio, geometria, installazione pubblica e peso gravitazionale… e quello digitale, in cui la stessa opera può essere vissuta tramite esperienze aumentate, contenuti interattivi, video immersivi, metadata NFT, e molto altro. Il progetto “Il Cuore della Terra – Phy Version” è solo una metà di un’opera più ampia. La sua sorella digitale, in forma di NFT dinamico, arricchisce l’opera rendendola viva, capace di evolversi nel tempo e nello spazio, dialogando con le persone tramite smartphone, visori o piattaforme Web3. Il codice blockchain garantisce autenticità e tracciabilità, ma soprattutto consente all’opera di diventare partecipativa: l’osservatore non è più passivo, ma parte attiva della narrazione. In questo modo, la tecnologia NFT non è un semplice “certificato digitale”, ma una chiave di accesso a una dimensione esperienziale, poetica e interattiva. Alcuni NFT legati a quest’opera, ad esempio, permettono di sbloccare contenuti inediti, come una poesia recitata dalla scultura, un’animazione tridimensionale in realtà aumentata, o frammenti video del processo creativo. Questo approccio phygital riflette la mia convinzione che l’arte del futuro sarà stratificata, fluida, e sempre più relazionale. E il pubblico non dovrà più scegliere tra toccare con mano o esplorare con il pensiero: potrà fare entrambe le cose, in un’esperienza simultanea che parla al corpo e alla mente, al cuore e al codice.
Le due installazioni sono pensate come “un’unica opera diffusa”: qual è il messaggio che vuole trasmettere attraverso questa dualità territoriale e simbolica?
Sì, “Il Cuore della Terra – Phy Version” è concepita come un’opera diffusa. Non due sculture distinte, ma due metà dello stesso battito, due poli di un dialogo che si compie solo se si accetta l’idea di attraversare lo spazio e il pensiero per completarlo. La scelta di installare due versioni fisiche della scultura – a Marina di Pietrasanta e a Porto Azzurro – nasce da un’urgenza artistica ma anche filosofica: mettere in scena la tensione tra i luoghi e, al tempo stesso, superare la frammentazione. Ho voluto creare una scultura che si divide nello spazio ma che resta unita nel significato. Come l’essere umano, che può essere disperso geograficamente ma restare connesso da valori comuni, o come i cuori che battono separati ma si cercano nel tempo. Simbolicamente, questa dualità rappresenta l’equilibrio degli opposti: terra e mare, nord e sud, cultura e natura, razionalità e istinto. A Marina di Pietrasanta, l’opera respira il respiro profondo della Versilia culturale, della letteratura e della memoria. A Porto Azzurro, invece, si apre al Mediterraneo, al viaggio, alla vastità. Sono due anime dell’Italia, ma anche due archetipi universali: il rifugio e l’orizzonte. L’opera assume quindi una funzione poetica ma anche sociale: invita lo spettatore a muoversi, a cercare l’altra metà, ad abbracciare l’idea che un’installazione artistica possa vivere in forma relazionale, non solo contemplativa. È anche una riflessione sull’identità: cosa significa appartenere a un luogo? E cosa significa essere parte di qualcosa che si estende oltre i confini? In fondo, ho sempre creduto che l’arte contemporanea debba creare connessioni, non contenitori. Ecco perché considero questa “doppia installazione” un’unica opera che vive in due corpi: come due sponde di un fiume che si guardano, come due battiti che compongono un solo Cuore della Terra.
In che modo il pubblico può interagire con le sculture tramite smartphone, e quali contenuti digitali si sbloccano grazie all’esperienza aumentata?
L’interazione tra il pubblico e le mie sculture phygital non è solo un gesto tecnologico: è un gesto di relazione, di apertura, di partecipazione. Ho voluto che “Il Cuore della Terra – Phy Version” fosse una scultura che si “attiva” e si “rivela” quando viene avvicinata con la giusta sensibilità… e con uno smartphone. Attraverso la scansione di un QR code integrato nell’opera l’utente viene trasportato in una dimensione aumentata. Non si tratta di un semplice sito web informativo, ma di un vero e proprio portale immersivo in cui arte, suono, narrazione e movimento si intrecciano. È un modo per trasformare la fruizione passiva in un’esperienza attiva, coinvolgente, e in parte personalizzata.Chi interagisce con la scultura può ad esempio: visualizzare animazioni tridimensionali dell’opera in AR (realtà aumentata), sovrapponendo elementi in movimento alla scultura fisica; ascoltare la voce narrante del progetto, con testi poetici che svelano il concept dell’opera e i suoi significati nascosti; esplorare contenuti video esclusivi sul making-of, sulle fasi di montaggio, sulle riflessioni dell’artista e del team, collezionare NFT geo-sensibili, ovvero certificati digitali che attestano l’esperienza vissuta in quel preciso luogo, in quel preciso momento; condividere l’esperienza in tempo reale, diventando parte di una community internazionale che segue il viaggio dell’opera nelle sue future tappe. Tutto questo nasce da un principio molto semplice: l’arte non deve essere solo vista, ma vissuta. E oggi, grazie alla tecnologia, possiamo offrire molteplici livelli di lettura. Lo spettatore può decidere se fermarsi all’impatto visivo o se “entrare dentro” l’opera, scoprendo un cuore che pulsa nel digitale. Il mio obiettivo non è quello di stupire con effetti speciali, ma di creare connessioni emotive, stimolare domande, offrire un tempo lento di fruizione in un mondo che corre veloce. E farlo usando lo stesso oggetto che troppo spesso ci isola – lo smartphone – come strumento per riavvicinarci all’arte, e quindi a noi stessi.
Il progetto mette al centro il concetto di “arte democratica”: in che modo la scelta di spazi pubblici e accessibili riflette questa filosofia?
L’arte democratica è uno dei cardini della mia visione artistica. Non la intendo come arte “semplificata” o “popolare” nel senso riduttivo del termine, ma come arte che non esclude, che non si rinchiude in torri d’avorio, che non ha paura di essere condivisa. In questo senso, “Il Cuore della Terra – Phy Version” è un manifesto, non solo una scultura. Ho scelto con convinzione spazi pubblici, accessibili gratuitamente e integrati nel tessuto urbano e naturale, perché credo che l’arte debba tornare a respirare con le persone, non solo con i collezionisti o gli addetti ai lavori. Installare una scultura monumentale in un parco o sul lungomare significa affidare l’opera alla città, lasciarla esposta alla luce, al vento, agli sguardi distratti o profondamente presenti dei passanti. È un atto di fiducia e di responsabilità. Quando parlo di arte democratica, parlo anche della rottura del filtro gerarchico: non serve un biglietto, non serve un dress code, non serve “sapere di arte” per emozionarsi o interrogarsi davanti all’opera. E questa apertura non banalizza, ma nobilita l’incontro tra opera e spettatore. Perché l’arte vera – quella che nasce da una necessità profonda – è capace di parlare a tutti, su piani diversi ma mai esclusivi. Inoltre, l’aspetto phygital dell’opera rafforza questa missione: attraverso lo smartphone, chiunque può accedere a contenuti in più lingue, a spiegazioni approfondite, a interazioni personalizzate. Anche chi si trova dall’altra parte del mondo può “entrare” nell’opera attraverso i suoi elementi digitali, riducendo le distanze fisiche ma anche quelle culturali. Il Cuore della Terra è un’opera concepita per abbracciare, non per escludere. E ogni abbraccio è, in fondo, un atto democratico: due corpi che si avvicinano, che si riconoscono, che smettono di appartenere solo a se stessi. Se l’arte può fare questo – se può creare luoghi condivisi di bellezza e di pensiero – allora ha ancora un ruolo fondamentale nel nostro tempo.
Quali saranno le prossime tappe internazionali del progetto “Il Cuore della Terra” e come cambierà il significato dell’opera nei nuovi luoghi di installazione?
Il Cuore della Terra è un progetto che nasce con una vocazione internazionale e itinerante. Le due installazioni realizzate quest’estate in Toscana – a Marina di Pietrasanta e Porto Azzurro – sono solo le prime “stazioni” di un percorso più ampio, che punta a toccare città simboliche e paesaggi estremi, tra natura e metropoli, tra luoghi d’arte e spazi industriali. Le prossime tappe saranno in fase di definizione nei prossimi mesi, ma stiamo già dialogando con diverse realtà nazionali e internazionali. Ognuna delle prossime sedi porterà con sé un significato culturale, geografico e simbolico diverso. Ed è proprio in questo che risiede la forza dell’opera: la sua capacità di mantenere un’identità riconoscibile ma di assorbire il contesto in cui si inserisce. In ogni nuova installazione, l’opera verrà riadattata nel colore, nella scala o nei contenuti aumentati, mantenendo la sua ossatura geometrica ma aprendosi a nuove narrazioni. Anche i contenuti digitali – fruibili tramite smartphone – verranno geolocalizzati e personalizzati: poesie inedite, suoni ambientali del luogo, frammenti di video o voci locali faranno parte dell’esperienza. Il significato dell’opera, dunque, non cambia nel senso di snaturarsi, ma si arricchisce, si adatta, si evolve. È un’opera in divenire, che cresce insieme alle città che la ospitano, che risponde agli stimoli del mondo reale e digitale. Il mio sogno è che Il Cuore della Terra diventi una rete globale di abbracci artistici, un’installazione che – pur fisicamente divisa – rimane concettualmente unita, come se ogni scultura fosse una cellula di un organismo più grande: il nostro pianeta, la nostra umanità, la nostra coscienza condivisa.


forse potrebbero interessarti anche...
Fonte: Qui Livorno – Applausi e Grande Successo per Cesare Catania a Livorno per la sua performarce artistica
Nazione: IT Fonte: Qui Livorno – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “Applausi e grande successo per Cesare Catania a Livorno per la sua performance artistica” Tra arte monumentale, cinema d’autore […]
Read MoreFonte: Livorno Sera Notizie – In Fortezza Nuova inaugurazione dell’Opera di Cesare Catania
Nazione: IT Fonte: Livorno Sera Notizie – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “In Fortezza Nuova inaugurazione dell’opera di Cesare Catania; Alta più di quattro metri, scolpita in acciaio saldato” LIVORNO […]
Read MoreFonte: La Nazione – La Fortezza Nuova diventa teatro dell’Arte Phygital con Cesare Catania
Nazione: IT Fonte: La Nazione – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “La Fortezza Nuova diventa teatro dell’arte phygital con Cesare Catania” Livorno, 25 giugno 2025 – Giovedì 26 giugno la Fortezza […]
Read MoreFonte: Il Tirreno – Livorno e il successo della Scultura Monumentale di Cesare Catania in Fortezza
Nazione: IT Fonte: Il Tirreno – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “Livorno e il successo della scultura monumentale di Cesare Catania in Fortezza”. Piramidi rovesciate e sfere cave: oltre 150 […]
Read MoreFonte: Il Telegrafo – La Fortezza Nuova diventa teatro dell’arte Phygital con Cesare Catania
Nazione: IT Fonte: Il Telegrafo – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “La Fortezza Nuova diventa teatro dell’arte phygital con Cesare Catania” Livorno, 25 giugno 2025 – Giovedì 26 giugno la […]
Read MoreFonte: Green Report – Il Cuore della Terra Batte a Livorno in versione Phygital, con l’Arte di Cesare Catania
Nazione: IT Fonte: Green Report.it – Giugno 2025 APPROFONDIMENTO CULTURALE ARTICOLO IN VERSIONE INTEGRALE PER L’ARTICOLO ORIGINALE CLICCA QUI TRASCRIZIONE DELL’ARTICOLO “Il Cuore della Terra batte a Livorno in versione Phygital, con l’arte di Cesare Catania” Il cuore pulsante della […]
Read More... e adesso
scopri le altre opere d'arte
di Cesare Catania ...
oppure scopri le opere dell'artista suddivise in base alla sua espressione artistica

dipinti
arte contemporanea

quadri-scultura
Arte contemporanea

bozzetti
arte contemporanea

opere di ingegno
arte, ingegneria e architettura

cortometraggi artistici
videoarte
... e se vuoi sapere tutto sulle sue
"opere più celebri",
scorri lo slider qui sotto ...
oppure
torna al menù principale
Shop Online
In questa sezione troverai in vendita alcune tra le principali opere d'arte di Cesare Catania
Biografia dell'Artista
Entra e scopri la Biografia
di Cesare Catania: tutto sulla vita, sulle ispirazioni, sulla sua storia personale
Libri
In questa sezione troverai tutti i dettagli sui libri d'arte scritti dall'Autore
Video
L'arte di Cesare Catania non è mai stata così viva!
Entra e scopri i suoi video tutorial.
Press Internazionale
Cosa dice la stampa internazionale
sull'Artista e sulla sua arte?
Cataloghi delle Opere
Sfoglia i cataloghi completi
delle sue opere d'arte principali.
Le Ultime Esposizioni
Entra e vivi l'emozione di partecipare alle ultime esposizioni d'arte contemporanea dell'Autore: i video, le foto, gli articoli, le interviste.