trentotto
"Gli Arlecchini" B Version
Anno: 2016
Misure: 100 cm x 70 cm
Tecnica: Olio e acrilico su tela
“Ogni volta che dipingo un arlecchino mi sembra sempre come se fosse la prima volta… “
(Cesare Catania)
Così spiega l’autore, legato profondamente al personaggio di Arlecchino per la sua carica emotiva, per la sua veste comica e drammatica allo stesso tempo.
Una Scena Fantastica
In questa “B Version” l’autore ripropone il tema degli arlecchini. La scena, ambientata in un giardino di piante esotiche sotto un cielo azzurro e stellato, ritrae i due protagonisti intenti a giocare. I due arlecchini di Cesare Catania sono, anche in questa “B Version”, con il capo staccato dal corpo (così come lo erano nella “A Version” e come lo saranno nella “C Version“) e riempiono la tela in maniera assolutamente singolare e personale. Quello di sinistra, con il corpo rivolto verso il basso e sorretto dalle braccia, gioca tenendo in equilibrio sulle gambe il capo dell’amico; quello di destra, sdraiato supino e rilassato, con aria di superiorità, ignora le fattezze dell’altro, che nel frattempo gli ha posato la testa sul dorso. Facile distinguere le teste dei due arlecchini osservando i colori delle stesse: gialla quella dell’Arlecchino di sinistra, rosa quella dell’Arlecchino di destra.
L’unico interessato alla scena sembra essere l’Arlecchino giallo che osserva attentamente cosa sta accadendo al suo corpo e alla testa dell’amico.
Approfondimento Critico
“Nelle sue opere, Catania non emula nel pigmento appropriazioni organiche, ma impasta la virtù della linea. Non è un’arte di lacerazioni, ma che accoglie profondamente e porge la serenità e la forza virile di cui ha strutturato l’inesauribile registro delle emozioni umane.” (Testo Critico – Edoardo Callegari)
approfondimento tecnico
I Dettagi dell' Opera
Nell’immagine qui sopra si può chiaramente osservare l’Arlecchino Giallo, uno dei due arlecchini che sovrastano la scena. Testa lontana dal corpo, ad indicare come al solito per l’artista un momento di spensieratezza e di leggerezza intellettuale.
Qui sotto vengono messe in evidenza le piante, elemento essenziale nell’arte informale di Cesare Catania. Un elemento ch denota sia l’attaccamento dell’artista alla natura ma anche la volontà di voler equilibrare, con forme agili e sinuose, una scena che differentemente sarebbe statica e incompleta.
Qui sotto l’Arlecchino Rosa, quello che dei due occupa la maggior parte della scena. Così come per l’arlecchino giallo, anche quello rosa è sinteticamente rappresentato dal busto (un cono rovesciato), dalle gambe, da un braccio e dalla testa, anche questa mai attaccata al corpo. In pratica le “Teste” di Cesare Catania rappresentano un elemento a se stante rispetto ai suoi personaggi, che in questo modo vivono una vita propria indipendentemente dai propri pensieri e dalle proprie idee. Un mondo quello di Catania in cui in personaggi quindi vivono spensierati e leggeri.
Un Mondo Digitale per spiegare la Realtà Fisica
Nata inizialmente per provare a spiegare l’opera fisica, la versione digitale degli Arlecchini ha poi avuto una sua collocazione stabile e autonoma nella poetica artistica di Cesare Catania. Una vera e propria opera di video arte digitale, che ripercorre i movimenti dei due arlecchini qualche secondo prima di imprimersi in maniera indelebile sulla tela fisica. In pratica Catania dipinge nel 2016 la scena finale per poi ripercorrere a distanza di qualche anno gli attimi antecedenti a quella idea: in pratica prima viene ritratta l’ispirazione nella sua forma più completa e poi ne vengono rappresentate le evoluzioni, il tutto in due opere d’arte distinte che traggono però origine dalla stessa ispirazione: quella di due Arlecchini che giocano.
Background Culturale
La Collezione degli Arlecchini
Gli Arlecchini di Cesare Catania hanno visto anche una versione scultorea, appartenente alla collezione “L’Altro Lato della Luna“, collezione in cui l’autore ha voluto omaggiare non solo la città di Venezia ma anche la Maschera Carnevalesca di Arlecchino con una versione in acciaio arrugginito e silicone resinato (immagine qui sotto).
E infine c’è lei, la prima versione dell’Arlecchino realizzata nel 2015 da Cesare Catania: l’ Arlecchino A Version . Una pietra miliare nella poetica artistica dell’autore italiano (qui sotto la versione rivisitata nel 2018 per stampa ad edizione limitata)
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